In un tempo segnato da molteplici crisi riemerge oggi – soprattutto dal basso – il desiderio di scelte e politiche radicali che parlino di solidarietà, di responsabilità collettiva, di uguaglianza. C’è ancora e sempre ci sarà qualcosa di più grande degli individui. La concezione di individui indipendenti, isolati e in competizione tra loro ha decretato la crisi dell’idea di cittadinanza fondata sui diritti fondamentali, la delegittimazione del welfare, la demolizione del pubblico. Questo ha comportato non solo l’allentamento dei vincoli di solidarietà, ma anche fenomeni di secessione delle élite dal corpo della società, diseguaglianze di classe e gerarchie di genere e razza, crisi della rappresentanza, frammentazione delle identità politiche. Eppure, c’è e sempre ci sarà qualcosa di più grande degli individui: il «sociale» come spazio di conflitti collettivi da affrontare e di pratiche di solidarietà.
Giorgia Serughetti laureata in Filosofia politica a Torino, con un master in Sociologia all’Università «La Sapienza» e dottorato in Studi Culturali, collabora con l’Associazione Parsec (ricerca e interventi sociali) di Roma. Studia fenomeni migratori, genere, prostituzione. Ha pubblicato saggi in riviste e volumi collettivi su immigrazione e genere. La sua tesi di dottorato verte su prostituzione e culture maschili: i clienti e il sesso a pagamento, tra desiderio e potere. Con Laterza ha pubblicato recentemente La società esiste.
Prenotazione consigliata: Biblioteca comunale - biblioteca.zanica@tiscalinet.it