Una delle poche cose su cui pressoché tutti gli italiani, di qualunque schieramento politico, sembrano essere d’accordo è che l’energia nucleare è una cosa brutta. Le accuse sono note a tutti: il nucleare è pericoloso, costoso, lento da implementare, produce scorie radioattive e comunque non ci serve. Ma l’accusa è solo una parte del processo: se si vuole formulare un giudizio equo, occorre ascoltare anche l’altra campana. L’Avvocato dell’Atomo – dal nome della pagina social creata da Luca Romano che ha riportato il tema del nucleare nel dibattito pubblico – è un progetto nato per fornire la giusta difesa a una fonte energetica troppo spesso bistrattata dai media, soprattutto in Italia. Le principali accuse al nucleare, alcune vere e proprie fake news, vengono analizzate una per una, fornendo dati e numeri. Sapevate che le compagnie petrolifere per decenni hanno fatto di tutto per tenere nascosti i benefici dell’energia nucleare e che l’Italia negli anni Sessanta è stata la terza potenza nucleare mondiale, davanti a Francia e Unione Sovietica?

Luca Romano nasce a Torino, si laurea in Fisica presso l’Università di Torino. Ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico e Comunicazione della Scienza presso lo IUSS di Ferrara e il diploma in Pianoforte presso il Conservatorio di Cuneo. Ha aperto la pagina Facebook «L’Avvocato dell’Atomo» il 6 aprile 2020, durante il primo lockdown dovuto alla pandemia: da allora il nucleare è diventato per lui un secondo lavoro. Con Fazi ha pubblicato recentemente L’avvocato dell’atomo. In difesa dell’energia nucleare.

 

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